Cosa potrebbe succede ora? Il nuovo anno è cominciato giusto da poche ore.
Vorrei avere la forza di riuscire a concentrami nel leggere. Nel leggere di più. Ho alcuni libri da finire ed alcuni da iniziare. Ma non riesco a farlo ora. Ma vorrei farlo. In particolare, voglio finire di leggere Lamb di Christopher Moore. Un regalo ricevuto alcuni anni fa e di cui ho letto solo poche pagine poco prima di Natale. Ma le poche pagine che ho letto sono decisamente accattivanti per il proseguimento della lettura.
Ma ho bisogno di concentrazione. Di tempo e di abbandonare distrazioni.
Si, la mente mi richiama obblighi verso la mia anima, verso me stesso da cui è chiaro che non possa più fuggire.
Devo chiudere un cerchio. Un cerchio di un percorso cominciato non ricordo più nemmeno quando, ed è la cosa più difficile che non sono riuscito a fare negli ultimi anni.
Quello che facciamo può essere complicato, può essere doloroso, ma chiudere il cerchio è obbligatorio per trovare quell’equilibrio interiore di cui sentiamo il bisogno. Ma il tutto richiede forza, coraggio e anche ispirazione. Ok, quest’ultima non manca, caso mai sono le prime due che hanno latitato negli ultimi anni.
Il computer portatile mi aiuta a scrivere queste parole che sono una specie di promemoria anche per me stesso. Le scrivo da sotto le coperte, perché c’è freddo ancora a casa, il riscaldamento è acceso ancora da troppo poco. Mi devo ricordare di spostare il timer, almeno trenta minuti prima, visto che ogni giorno anticipo la mia sveglia. In modo naturale, mi sveglio anche se non vorrei ed è ancora buio di fuori. È arrivato il momento di alzarmi, farmi una doccia, farmi un caffè con la moka rosso fiammante della Bialetti che ho avuto per Natale.
E poi, dopo, devo fare quello che sento che serva per cercare di mettere tutto in ordine, in questi primi giorni dell’anno, cioè cercare di finire quello che capisco bene che è incompleto e l’ho sto pure scrivendo or ora su questo foglio elettronico.
In questi casi, quando hai questo feeling, si dice “mettersi in pace con sé stessi”. Credo che sia proprio questo che devo fare. Ma sono solo nel primo gradino e le scale davanti le vedo ripide e lunghe. Ma devo iniziare da qualche parte e oggi farò questo primo gradino. Ora mi alzo, ho voglia di caffè… Buon Anno a tutti voi.