Portare il cane a passeggio e trovare un libro che ti scuote di emozioni irrefrenabili.

L’altro giorno, mentre portavo il cane a fare i suoi bisogni al piccolo parco all’angolo della via , ho trovato  un  libro sulla panchina dove solitamente mi siedo.

È normale, è consuetudine, lasciare libri nelle panchine a Brussels.

La gente li lascia per chi arriva dopo, che possa avere un qualcosa da leggere o da portarsi a casa se incuriosita’ abbastanza.

Il colore e la forma del libro mi ha incuriosito: una copertina fresca blu-grigio, come un cielo invernale poco prima di una bella tempesta di neve.

Era in francese, ci ho messo alcuni secondi per capire di cosa si trattasse.

Appena ho visto l’autore, mi sono ricordato che non tanto tempo fa mi sbranavo i suoi libri.

Tom Robbins rimane uno dei miei autori preferiti e questo era uno dei libri che piu’ mi hanno affascinato in vita mia: “Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi”.

All’improvviso mi sono ricordato del momento in cui ho comprato quel libro, nell’autunno del 2001. Ero con mia figlia, stavamo tornando a casa da un viaggio a incontrare i miei genitori ed avevamo lo scambio d’aereo a Milano, eravamo a Linate.

A quel tempo, mi lessi il libro con una velocità impressionante, lo cominciai in aereo e tre giorni dopo era finito.

Rimasi così colpito che presi il nome del suo principale protagonista (Switters) in prestito per il mio primo nickname su un newsgroup che parlava di musica rock, e quel nome mi pareva decisamente rock’n’roll.

Spronato dai suoi libri precedenti, feci l’acquisto in modo spontaneo e l’ho portai in aereo tenendolo in bella vista, perché’ volevo farmi notare, come quando uscivo dal mio negozio di dischi preferito, senza mai prendere la busta per trasportarli, perché’ volevo che gli altri vedessero cosa ascoltassi.

Cane

Tanto è stato detto sugli svantaggi della pandemica, ma nessuno (o quasi nessuno) che parla dei grandi vantaggi che ci sono stati nell’avere il tempo per leggere.

Ho un forte rammarico: non ho letto abbastanza in questi due anni, mi sono lasciato trasportare dalle varie serie televisive, cosi mi riprometto che al prossimo lockdown (ci sarà, giusto?) cancellero’ le sottoscrizioni ai vari netflix e simili: perdite di tempo. Invece mi rimettero’ a leggere come quando, da ragazzino, stavo ore e ore, senza distrazione di telefoni, email e altre stupidate, a leggere come un pazzo.

Mi dispiace per le generazioni piu’ giovani, che non hanno idea di come fosse stupendo stare da soli in camera, a leggere e leggere e come fosse stupendo poi la sera, prima di dormire, spendere un’ulteriore ora su un libro anziché’ stare a chattare con amici e sconosciuti, di cose inutili, sui vari social networks.

Ora, all’inizio del 2022, qualsiasi cosa m’infastidisce, sento discorsi assurdi alla Tv perfino su media che ho sempre rispettato, la BBC, ad esempio.

Non so se siano loro cambiati, se lo sia la società in cui viviamo, o lo sono io.

Con più incertezza che turbina nella mia mente e con più delusione dentro me stesso, mi arriva come d’istinto  la consapevolezza che ora è il momento di essere vivi, di essere chi vuoi essere e vestirti come vuoi vestirti e fare quello che vuoi fare. 

Lascia che gli altri vadano per la loro strada, fai si che sia tu a prendere un’altra via.

Dimostra a te stesso quello che sei e quello che vuoi.

Ora è anche arrivato il momento di andare dove vuoi andare. 

Vola in un posto in cui non sei mai stato prima, o torna in un luogo classico che hai amato, sapendo che ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da rivangare nelle tue memorie.

Marzo e la Primavera, deve essere un concentrato di novità, e la tua destinazione deve farti rivivere di cultura e arte, e devi visitare luoghi con quartieri dinamici in cui perdersi. 

cane


Perché’ di perderci e poi di ritrovarci abbiamo bisogno.

Sono certo che anche voi, come me, volete una pagina nuova, inedita’, nel libro della vostra vita, perché’ non c’è tanto tempo davanti e abbiamo perso fin troppo tempo, non nel lockdown, ma nel prima lockdown e non voglio perderne nuovamente ora nel dopo pandemia.

Mi voglio rivolgere al mio consulente di viaggio personale, in questo momento, per aiutarmi con la logistica della pianificazione del viaggio personale per raggiungere i miei sogni. 

Lo trovo dentro di me ogni sera prima di dormire, ci parlo, ci ragiono. 

Come un pazzo che è convinto d’avere un amico immaginario.

A partire dal mio interno, ho trovato un gruppo di specialisti che ho scoperto essere i migliori del settore e che mi aiuteranno a visitare ogni punto sognato negli ultimi anni. 

Sono i migliori consulenti di viaggio perché’ sono il frutto delle mie esperienze, delle mie delusioni, dei miei errori e delle mie cose positive, cose fatte nella vita precedente.

Meta della mia battaglia, in questo momento, è dire di sì alle cose che semplicemente mi si presentano. 

Ho in programma una piccola cena con gli amici di una volta. 

Un tea pomeridiano presso un hotel di prima qualità di Londra. 

Un concerto alla Brixton Academy. 

Cane

Una visita al mercato del pesce di Genova e una passeggiata sotto i portici di Bologna.

Perdermi lungo i canali di Amsterdam visitando piccole gallerie d’arte.

Tutte cose, eventi a cui ho detto di sì nelle ultime settimane, d’avanti alle richieste insistenti da parte della mia anima, che mi conosce bene, molto bene.

Conosco il rischio, ma conosco anche la ricompensa di un cambiamento radicale, di un nuovo ulteriore capitolo nella mia vita. 

Perche’ comincio a realizzare che non e’ che abbia tanto tempo per fare le cose che ancora devo fare.

E con il mio cappotto nuovo preferito addosso, abbellito dalla sciarpa blue che mia madre mi ha regalato per il mio compleanno, sono pronto a presentarmi a queste nuove avventure.

È arrivato il tempo per fuggire dall’Hotel delle banalità e dalla retorica della sicurezza che è sempre collegata alla noia.  

Ho adorato la semplice tavolozza di bianco, blu e verde sui terreni della campagna vicina, ma ne ho abbastanza ed ho voglia di una nuova avventura, lontano dai barbari, lontano dai retorici e dai banali che recentemente ho scoperto mi hanno fatto compagnia per gli ultimi 20 anni.

Si riparte, si ritorna indietro, ma per andare avanti.

Attendendo i tempi in cui una magnifica vista sull’acqua o sulle colline piene di vitigni e alberi di mele, mi permettano un nuovo inizio, nutriente per la mia anima sempre in pena. 

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