By Massimo Usai
La pioggia era persistente tutti il giorno, il che non è inusuale se vivi nel nord dell’Europa a pochi passi dall’Atlantico.
Non era la prima volta che vedevo piovere in quella maniera, ho vissuto per 20 anni a Londra e so bene cosa vuol dire “pioggia persistente”, per cui ho pensato più a non bagnarmi e fare in modo di proteggere al meglio la mia macchina fotografica.
Poi ad un certo punto la pioggia si ferma. Le nuvole cominciarono a separarsi per fare spazio ai raggi di sole come che volessero regalarmi un momento di respiro e la chance di fare una foto da mostrare con orgoglio.
Il vento muoveva le nuvole velocemente ed io osservavo quella fermata dell’autobus con curiosità’, mi intrigava, ma mancava qualcosa.
Come per miracolo, mentre puntavo la mia lente verso la fermata, un ragazzo con uno di quegli scooter moderni, mi passa nel mezzo, tra me e la fermata.
Click, click, click... tre scatti in rapida successione.
Ho capito di aver fatto uno scatto “interessante” e non vedevo di tornare a casa per mostrarvelo.