by Massimo Usai
Sono tre giorni che esco per comprarmi dell’abbigliamento e sono tre giorni che torno a casa a mani vuote.
Cerco delle scarpe, ma vorrei anche una bella camicia e un paio di pantaloni che non siano noiosi come dei semplici jeans.
Giro per negozi del centro e evito per questioni ovvie, le boutique di marca proibitive per le mie finanze.
Mi lascio andare a qualche veloce visita da Zara o cose simili, sperando nell’affare, ma in mezzo a capi d’abbigliamento che se tocchi ne capisci la qualità, la mia visita è sempre molto breve.
Ma non c’è nulla neppure negli altri negozi.
Sono stanco a fine giornata e penso di continuo dove potrei andare il giorno dopo.
Le scarpe mi servono proprio, già non erano in buono stato, ma camminando cosi tanto si stanno veramente distruggendo.
Non compro scarpe dal Dicembre 2019 (!), sono quasi due anni, ma come tutti quanti, per un periodo non mi sono servite, ma ora si stanno deteriorando a furia di camminare.
Ho visto in giro, sui social principalmente, che è c’è una rinascita della moda di seconda mano e devo dire che questi giorni ho capito perché’.
Le applicazioni che trattano questi capi, sono letteralmente esplose e queste tendenze sono state strappate fuori dalla loro rispettiva oscurità, viaggiando nel tempo a velocità di curvatura negli armadi di adolescenti e giovani adulti in tutto il mondo, perché’ i negozi di moda tradizionali sono noiosi, orrendi e tutti uguali.

Sono convinto oramai che i vestiti vintage siano semplicemente migliori. Lo sono per qualità e design e c’è da chiedersi che cosa è successo alla moda negli ultimi 25 anni?
Cosi ho deciso che trascorrerò i pomeriggi di questo fine settimana, in terapia intensiva in negozi dedicati al vintage.
Sarò parsimonioso è trascorrerò il tempo ispezionando pantaloni a cavallo lungo e mi dedicherò a quella serie di rivenditori vintage che sono diventati professionisti nella moda e che io non mi ero accorto.
Ieri sono passato in questo luogo, dove sotto una tenda angusta piena fino all’orlo di abiti da slitta sospesi e giacche da motociclista sbiadite, due splendide donne scansionavano una fila di magliette e jeans per bambini che probabilmente avevano la mia età.
Non le donne, intendo le magliette, giusto per la precisione, loro era decisamente molto più giovani di me, un po’ come tutti coloro che incontro per strada, in tutta onestà.