By Massimo Usai
Strana sensazione mentre spengo le luci prima delle mie prossime otto ore di sonno.
Mi accorgo ancora una volta che oggi non è successo quasi niente, e non accadrà di più domani, e i giorni passano inosservati, e abbiamo solo tanti giorni davanti che saranno probabilmente uguali.
Siamo terribilmente allenati da tanti giorni simili che abbiamo appena trascorso, che di fatto ci pare tutto normale.
Ma quando spegni la luce e sei solo al buio prima di cadere nel sonno, hai il tempo e il momento di pensare a cosa sta accadendo.
Ogni giorno mi riprometto di prenderlo cosi come viene e di farlo contare come sapessi che sia il mio ultimo giorno.
Ma poi passa come ogni altro giorno.
Mi sento pesantemente malinconico negli ultimi tempi, alternato da un senso di grande rilassatezza, ma mi è difficile individuare cosa c’è veramente alla radice di tutta questa tristezza di fondo.
Mentre gli anni passano, sono diventato consapevole che mentre pianifico le mie prossime visite attorno al Mondo, mi rendo conto che ho sempre meno tempo per programmare troppe destinazioni future.
Quando avevo 20 anni, il mondo era infinito; ora, non tanto.
La consapevolezza dell’infinita mancanza di giorni che hai davanti, ti rende sempre più consapevole del solito che il tempo è come un blocco di ghiaccio su cui ti trovi tremante, e si scioglie tutto il tempo che ci passi sopra.
Lo sciogli con il tuo calore dovuto al fatto che sei in vita.

Vorrei non aver letto niente in questo ultimo anno.
Il mio dito che sfoglie le pagine dei libri, mi ha aiutato a cadere in una pozza di disperazione che con il passare del tempo si è trasformata in un oceano di depressione.
Vorrei non aver visitato e rivisto tutto il mio immenso catalogo di foto.
Perché’ ad un certo punto il mio catalogo è finito.
Non ci sono nuove foto da editare.
Mi sento come se stia decadendo ad una velocità che non mi aspettavo.
Mi sento come se avessi perso due anni quando sono nell’età in cui ogni anno ne vale cinque.
Dovrei viaggiare. Dovrei ridere. Dovrei vedere i miei amici e i miei cari.
Sì. So che tante persone hanno perso la vita in questo ultimo anno, che dovrei essere grato invece del fatto che io ho ancora la possibilità di scrivere, sperare, vivere.
La primavera non è lontana.
Ho visto la neve sparire dalle strade e dai parchi nei giorni scorsi, e le rane si presenteranno presto nelle pozze d’acqua in città.
Gli insetti verranno dopo, poi ci sarà il magnifico stridio dei rondoni ogni mattina, e la luce del giorno comincia sempre con qualche minuto d’anticipo sul giorno prima.
One Reply to “NON SIAMO VERI, NON SIAMO PURI, NON ABBIAMO RAGIONE.”