By Massimo Usai
Ho trascorso tante ore della mia infanzia in viaggi in treno spostandomi da Nord a Sud, Est e ritorno in Piemonte.
Ore viaggiando con la mia famiglia cercando di ottenere il massimo dalla vita senza investire troppo.
Una volta, abbiamo dormito sul treno quando qualcuno per alcune ore stava controllando un tunnel dove qualcuno aveva chiamato ci sarebbe stata una bomba.
Alcune settimane dopo la bomba ci fu davvero.
Insieme, facevamo colazione e bevevamo caffè ogni mattina, e così abbiamo fatto per i pranzo e le cene.
Sempre insieme.
Era così tipico che non mi rendevo conto che non era usuale nelle altre famiglie, ci vollero anni per capirlo.
Mentre ero bambino, giocavo, libero da qualsiasi problema.
Ho una foto di me stesso in calzini bianchi a 4 anni e credetemi, non era usuale neppure questo.
Ho 60 anni e la mia vita non è ancora perfetta, e sono sicuro che non lo sarà mai.
C’e’ qualcosa che vorrei fare adesso. Riprendere un treno per un viaggio su e giù per l’Europa.
Ripetere i viaggi con i miei genitori e la mia sorella, ma anche quello fantastico che ho fatto con Bruno nel 1983.
Il viaggio che mi ha aperto la mente ed è stato così importante per tutto ciò che ho fatto dopo.
Ogni singola decisione della mia vita è incredibilmente collegata a quel viaggio.
Questo breve mix di ricordi deve portare da qualche parte, ma non so dove.
Probabilmente deve essere messa in ordine e sviluppare una storia piu’ completa: un libro o forse qualcosa per Netflix?
Non ne ho idea.
Forse mi manca così tanto la primavera e la libertà di viaggiare che ho appena pubblicato un post sciocco per il blog di oggi.
Ma è quello che c’è per oggi. Ho deciso di non cambiare una singola parola.
One Reply to “Non lo so perche’ vi racconto tutto questo. Forse c’e’ un motivo, ma non lo so ancora di preciso.”