Domani si vota in Gran Bretagna. Un voto che coinvolge I cittadini inglesi, I cittadini europei che vivono in Gran Bretagna e tutta l’Europa, che guarderà con attenzione il risultato che potrebbe coinvolgere anche la vita degli stessi cittadini europei.
Il risultato, secondo i sondaggi, vedrebbero i Conservatori come primo partito, ma le elezioni in Inghilterra si decidono nei vari collegi, per cui, avere la maggioranza dei voti percentuali, non vuol dire assolutamente che questo si trasformi in seggi vincenti.
È in atto una battaglia politica importante in Inghilterra e si sta giocando molto sul voto tattico, per cui chi è in favore del Brexit, si sta coinvolgendo solo ed esclusivamente sui Tories, ma Verdi, Liberal Democratici e Laburisti, voteranno collegio per collegio, in base a chi ha maggioranza delle chance nello sconfiggere un Conservatore.
Come le ultime tre elezioni hanno dimostrato, i Partiti in favore al rimanere in Europa, hanno la maggioranza abbastanza schiacciante del voto, ma il voto non è solo una sommatoria di X sulla scheda, ma di un complesso tattico matematico, che lascia il risultato per queste elezioni, praticamente difficile da prevedere.
Ci sono mostri sacri del Partito Conservatore ad alto rischio eliminazione, da Dominic Rabb nel collegio di Esher, una volta roccaforte Conservatrice e che i sondaggi danno con un vantaggio di un solo 1% e che i Laburisti come terzo Partito con il 10% dei voti e se solo un 2% di questi nelle prossime 24 ore decide di votare tatticamente e per giunta il tempo meteorologico non sarà favorevole (come le previsioni dicono) per le persone più anziane (tendenti ai Conservatori e tendenti al Brexit), il suo seggio potrebbe essere perso.
Stessa cosa per Iain Duncan Smith, John Redwood e Philip Davies tutti a serio rischio elezioni.
Dovrebbe farcela alla fine Boris Johnson nel suo seggio a Londra, ma con numeri ben lontani dal 18% di maggioranza che registrò 4 anni fa.
Il rischio è di vincere, ma al filo di lana.
Tutto dipenderà molto da troppe, tante cose.
I numeri dicono che solo 45,000 elettori, distribuiti nei vari collegi marginali, possono far passare di mano la bellezza di altri 32 seggi.
Di fatto sono elezioni storiche, non tanto per i personaggi che ci stanno partecipando (di sicuro i peggiori politici visti in campo in questo Paese da sempre…), ma per le conseguenze che i risultati che si arriveranno da giovedì sera, avranno su tutti quanti, come ho detto in apertura, dall’Inghilterra al resto d’Europa.
Sperando in un risultato positivo per le menti progressiste del Paese e del Mondo intero, l’appuntamento con un nuovo post sull’argomento e’ per Venerdì, at some point.. 🙂